Storia
Gli anni ’70 hanno rappresentato per il trasporto pubblico locale un decennio di radicali cambiamenti come l’improvvisa addozione del colore arancione per le livree degli autobus. I pionieri di questo cambiiamento sono stati gli INBUS, dal consorzio INdustrie autoBUS, prodotti dallo stesso anno del cambio di colore, il 1978. Un primordiale lotto di 25 autobus viene consegnato alla città lo stesso anno suscidando scalpore e sorpresa tra gli utenti che nella grigia città vedevano finalmente un fascio di colore vivace nel loro quotidiano. Il primo INBUS, dal numero aziendale 231, viene consegnato in anteprima rispetto ai suoi simili ed impiegato sulle linee centrali 11 ed 11/, in modo da far conoscere ai triestini i nuovi autobus, impiegati negli anni successivi su tutta la rete A.C.T..
L’INBUS è stato il protagonista indiscusso del panorama trasportistico di Trieste per tutti gli anni ’80 e ’90, complice la sua robustezza ed efficacia che ha permesso a questi veicoli di prestare servizio per circa 20 anni e per alcune unità di varcare il III millennio, come nel caso della vettura 241, da inBUSclub preservata che è stata radiata nel 2001.
Azienda di provenienza | ACT: 1978 → 2000 TT: 2001 |
Numero aziendale | 241 |
Tipo di mezzo | Urbano |
Lunghezza | 12.00 m |
Larghezza | 2.50 m |
Altezza | 3.00 m |
Massa a vuoto | 107.00 q |
Massa a carico | 174.00 q |
Carrozzeria | De Simon |
Modello carrozzeria | INBUS U210 |
Telaio / gruppi meccanici | Siccar 176L |
Motore | FIAT 8200.13 |
Cambio | Automatico Voith Diwa 851 |
Cilindrata | 10308 cm3 |
Potenza | 208 CV, aspirato |
Posti di servizio | 1 |
Posti totali | 108 |